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Turismo lento in Catalogna: i cammini di Santiago e Sant’Ignazio

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Camminare è un atto semplice quanto rivoluzionario: ci offre la possibilità di allenare la nostra attenzione e la nostra consapevolezza su ciò che ci circonda. Partire per un viaggio a piedi è una sorta di risveglio: è come se aprissimo gli occhi per la prima volta al bello che ci circonda, che è sempre stato li e attendeva solo di farsi ammirare.

Negli ultimi anni è cresciuto sempre più questo desiderio tra i viaggiatori, probabilmente perché è maggiore l’esigenza di rallentare, di allontanarsi da ritmi di vita stressanti che ci impediscono di vivere nel “qui ed ora”. Grazie a questa aumentata domanda di esperienze di turismo lento a piedi, sono stati riscoperti antichi cammini che attraversano in lungo e in largo l’Europa: dal Regno Unito al Portogallo, dalla Norvegia alla Francia, una fitta rete di sentieri da attraversare zaino in spalla in solitaria o in piccoli gruppi organizzati, per ritrovare una profonda dimensione del viaggiare.

Catalogna: i più importanti itinerari a piedi

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© Daniel Julian Rafols – Agència Catalana de Turisme – Cami de Sant Jaume

Viaggiare a piedi rappresenta una forma di turismo sostenibile che ci permette di riconquistare un nuovo senso del tempo, il quale acquista una dimensione umana, rallentata; dove paesaggi e scorci si mostrano in modo nuovo, proprio perché il modo stesso di guardare è diverso, più attento e consapevole.

Anche la Catalogna è ricca di itinerari a piedi da percorrere per una vacanza davvero sostenibile: camminare diventa strumento privilegiato per incontrare gli altri, la bellezza dell’arte e della natura, ma anche se stessi, in un continuo dialogo che cresce passo dopo passo.

Il Cammino di Santiago, un percorso che non smette di affascinare

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© Daniel Julian Rafols – Agència Catalana de Turisme – Cami de Sant Jaume

Tra tutti i percorsi che attraversano l’Europa, sicuramente il più conosciuto è il Cammino di Santiago (che in Catalogna si conosce come Cami de Sant Jaume).  Simbolo di mille anni di storia europea, viene attraversato ogni anno da centinaia di migliaia di moderni pellegrini, non solo per motivi spirituali, ma anche come sfida personale e misurare il proprio desiderio di avventura.

Dichiarato nel 1987 Primo Itinerario Culturale Europeo e nel 1993 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il “cammino dei cammini” (come viene anche definito), per molti versi rappresenta un percorso spirituale e di introspezione, attraverso cui scoprire in maniera lenta e profonda il ricco patrimonio naturale, paesaggistico e culturale della Spagna.

Il tratto più conosciuto di questo cammino è quello che parte da Saint Jean Pied de Port, un piccolo paese di identità basca nella Navarra (regione spagnola sul versante francese dei Pirenei) e arriva fino a Santiago de Compostela, nel cuore della Galicia, all’estremità opposta della penisola iberica. Questo specifico tratto, lungo circa ottocento chilometri, prende in realtà il nome di Cammino francese: con Cammino di Santiago, infatti,  si intende qualunque cammino, in Spagna e nel mondo, che culmini nella capitale compostelana presso la tomba dell’apostolo Giacomo.

Sono numerose le Vie che congiungono diversi punti della penisola iberica con il Cammino francese: da nord a sud della Spagna si possono percorrere tratti suggestivi che risalgono ancora all’epoca medievale e hanno mantenuto intatto gran parte del loro fascino originale. Tra questi, varie ramificazioni percorrono anche tutta la Catalogna: da Le Perthus e Sant Pere de Rodes fino a Girona, Montserrat e Lleida, una rete di percorsi alternativi e poco conosciuti attraversano la regione, toccando importanti centri spirituali, luoghi ricchi di storia e paesaggi naturali che incantano il camminatore.

Ecco alcuni dei tracciati più significativi:

Da El Port de la Selva – Sant Pere de Rodes a Montserrat

Il tratto di Cammino di Santiago in terra catalana inizia in riva al mare, sul molo della località marinara di El Port de la Selva dove un semplice monolite indica simbolicamente il punto di partenza. Qui inizia l’antica strada che va da mare a mare, dal Mediterraneo all’Atlantico, percorsa un tempo da pellegrini provenienti da tutta Europa, diretti a Compostela. Tappa fondamentale è il monastero di Sant Pere de Rodes, arroccato sulla catena montuosa che domina il mare di Cap de Creus. Questo antico monastero romanico fu una delle mete di pellegrinaggio più importanti dell’Occidente europeo, dopo che papa Urbano II ne fece luogo di celebrazione dei giubilei: ancora oggi impressiona per la sua solennità e la sua eleganza con le quali domina il punto più alto del Port de la Selva.
Il percorso attraversa tutta la Catalogna verso ovest, per toccare le città di Figueres, Girona, Vic, Manresa, fino a Montserrat: la spettacolarità di questo tratto è il suo iniziare dal mare per concludersi tra i paesaggi montani della catena del Montserrat, attraverso paesaggi di grande varietà naturalistica e suggestione.

Da Montserrat a Alcarràs, da Tàrrega a Alfarràs

Dalla catena montuosa del Monserrat il percorso prosegue fino a Tàrrega per poi dividersi: percorrendo il tratto a nord, verso il Cammino francese, l’ultimo villaggio che si incontra lungo il tratto catalano è Alfarràs, piccolo villaggio di 3000 abitanti sulla riva destra del Noguera Ribagorçana, che deve le sue orgini all’acqua, come testimonia l’ancora presente mulino e che è sempre stato crocevia di popoli e culture. Seguendo il tratto più a sud si raggiunge  invece Alcarràs: ad accogliere il viaggiatore, la chiesa parrocchiale della Mare de Déu de l’Assumpció, costruita sulle fondamenta di un antico castello, e la quercia centenaria, albero monumentale situato sulla strada che da Vallmanya porta alla frazione Coscollar, cresciuto nel mezzo della pianura nella più assoluta solitudine. Da qui si cammina in direzione Saragoza e il Cammino denominato del fiume Ebro.

Il Cammino di Sant’Ignazio attraverso la Catalogna

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©Juan José Pascual – Agència Catalana de Turisme – Montserrat

Un itinerario diverso e affascinante, che percorre controcorrente alcuni tratti del Cammino di Santiago: è il Cammino di Sant’Ignazio, inaugurato nel 2012. Un percorso per rivivere le tappe che il cavaliere Ignazio de Loyola percorse nel 1522 dalla sua casa natale nei Paesi Baschi fino alla cosiddetta “Grotta di San Ignazio” nella città di Manresa (vicino al Monastero di Montserrat).

Un percorso intrapreso dopo la conversione spirituale, che lo spinse a lasciare la vita agiata di nobile che aveva condotto fino ad allora per raggiungere Gerusalemme e la Terra Santa: un pellegrinaggio anche simbolicamente controcorrente, verso un’esistenza consacrata a Gesù e alla sua parola. Chissà quanti pellegrini diretti a Compostela incontrò sul suo cammino, mentre fermamente si dirigeva verso la terra di Gesù, Gerusalemme, spinto dal desiderio profondo di stabilire un rapporto più stretto con lui.

Sulle orme del fondatore della Compagnia di Gesù, questo suggestivo cammino lungo 650 chilometri, attraversa la Catalogna nelle ultime sette tappe passando per le regioni di Lleida e della Catalogna Centrale, tra la bellezza di panorami naturali e storiche città. Mentre cammini, puoi fermarti dove Ignazio ha pregato o immaginare in quale piazza si sia fermato per acquistare provviste per il viaggio o ad ammirare incantato il paesaggio: un modo nuovo di viaggiare, lento e attento ai dettagli.

I punti più suggestivi lungo il percorso ignaziano

Il cammino di Sant’Ignazio entra in Catalogna vicino a Fraga lungo il tratto di ciò che rimane della Via Reale di Aragona (un tempo Via Augusta): la prima città che il pellegrino incontra è Alcarràs con la sua importante chiesa di Mare de Déu de l’Assumpció; seguendo il fiume Segre si arriva a Lleida, città  che ha accolto diverse culture nella sua storia, su cui svetta l’antica cattedrale simbolo del capoluogo. Il viaggiatore che prosegue lungo questo percorso, incontra poi lungo il suo cammino graziose città come Verdú, Tàrrega e Cervera, ricche di storia e tradizione fino ad Igualada, dove si pensa che Ignazio abbia comprato una tunica, svestendo gli abiti da cavaliere. Nel cuore della città di Igualada si erge la Basilica di Santa Maria, una chiesa gotica e rinascimentale a navata unica e dodici cappelle laterali, una delle quali dedicata proprio a Sant’Ignazio.

Passata la città di Igualada il cammino si addentra in un’area naturale di grande suggestione: la Parco Naturale della Montagna di Montserrat, un magnifica riserva naturale della Catalogna. Luogo di grande bellezza e di importanza geologica, ospita una grande ricchezza di flora e fauna e per questo è stato dichiarato riserva naturale nel 1987. La montagna di Montserrat si staglia all’orizzonte del pellegrino: il monte deve il suo nome (“Montagna seghettata”) proprio al bizzarro profilo delle sue guglie sporgenti e alle pareti rocciose a strapiombo, proiettate verso il cielo. Montserrat è una meraviglia geologica, con cime come la guglia monolitica di Cavall Bernat, alta 1.110 metri e oggetto di molti aneddoti e leggende. Un altro picco ben noto è quello di Sant Jeroni, alto 1.236 metri, da dove il pellegrino può ammirare un panorama fenomenale che si estende dai Pirenei al mare fino all’isola di Maiorca.

©Sergi Boixader_Agència Catalana de Turisme_Montserrat

© Sergi Boixader Agència Catalana de Turisme – Montserrat

Il profilo di questa leggendaria montagna contro il cielo accompagna il viaggiatore verso il monastero che porta lo stesso nome, nel quale Sant’Ignazio trascorse tre giorni interi a confessarsi e dove abbandonò definitivamente le vesti per ripartire per il suo cammino verso la Terra Santa. Il monastero di Montserrat è un luogo di grande suggestione in cui cercare la calma che manca nelle nostre vite quotidiane, un luogo di profonda spiritualità e simbolismo nel quale concedersi una lunga sosta durante il viaggio.

©Juan-José-Pascual_Agència-Catalana-de-Turisme_Montserrat

© Juan José Pascual – Agència Catalana de Turisme – Montserrat

Riscendendo la montagna per proseguire l’ultimo tratto catalano del Cammino di Sant’Ignazio, si incontrano paesaggi e villaggi carichi di storia di epoca medievale, nei quali si respira un’atmosfera spirituale, che invita alla riflessione.  L’ultimo tratto della Via Ignaziana porta a  Manresa , la città in cui Ignazio di Loyola trascorse dieci intensi mesi eseguendo i suoi esercizi spirituali: è qui che sorge la Grotta di Sant’Ignazio, il luogo che fisicamente ospitò il santo nel suo percorso di completa conversione e ancora oggi uno dei punti di riferimento universali per i gesuiti di tutto il mondo.

 

Viaggiare a piedi attraverso gli itinerari della Catalogna significa concedersi un modo originale di scoprire un territorio che incanta per la sua natura rigogliosa e le tracce di una storia millenaria.

 

[Post realizzato in collaborazione con Catalunya Experience ]

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