Proprio così: la Commissione Europea ha certificato quest’area della Sardegna come la più sostenibile d’Europa. L’isola ha superato la sfida ‘contro’ 200 destinazioni di tutto prestigio in Europa, risultando la migliore per le pratiche di sostenibilità adottate.

L’area che applica buone pratiche di sostenibilità è quella tra Chia e Costa Rei , il lato costiero meridionale del “quadrilatero” sardo attorno a Cagliari: una zona sicuramente meno rinomata e battuta dal turismo e forse proprio per questo molto più affascinante.

Le ragioni del premio

Il progetto Visit South Sardinia nasce nel 2013 dall’Università di Cagliari attraverso un’intesa fra i comuni di Cagliari, Domus de Maria, Muravera, Pula e Villasimius ed i loro Consorzi turistici per creare un piano turistico che ha convinto l’Unione Europea per il rispetto dei criteri di sostenibilità. A quanto pare, questo progetto racchiude le migliori pratiche di sostenibilità secondo gli standard internazionali riconosciuti per la salvaguardia dell’ambiente, della comunità e dell’identità, e per uno sviluppo economico sostenibile che preservi il territorio e le sue risorse a vantaggio delle generazioni future.

Visit South Sardinia: il progetto

Il progetto è l’ennesimo esempio che l’unione fa la forza e che la strategia di lavorare in rete porta sempre buoni risultati: tra anni fa le località turistiche del sud Sardegna hanno deciso di unire le forse per presentarsi sul mercato internazionale con un un unico marchio e con un sistema coordinato di offerte e servizi.  Questo ha permesso di sviluppare un sistema integrato di relazioni tra imprese e istituzioni per sviluppare buone pratiche non solo locali, ma capaci di far diventare quest’isola un modello europeo di destinazione sostenibile.