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Maisha Raia: riscoprirsi camminando nella natura

La tecnica EFT unita alle escursioni in montagna

Si chiama Maisha Raia il progetto di Stefano e Serena che nasce dal desiderio di unire le loro più grandi passioni per farne un lavoro: la montagna e l’EFT (Emotional Freeedom Technique). Cos’è l’EFT? È una tecnica di riequilibrio emozionale che ha come obiettivo quello di liberarci da ciò che crea fatica, disagio e disequilibrio nella nostra vita. Si basa sulla stimolazione di una serie di punti del corpo connessi con la rete dei Meridiani (Medicina Tradizionale Cinese) mentre si pone l’attenzione sulla tematica da risolvere. In un momento un pò particolare delle loro vite, Serena e Stefano hanno capito che potevano unire il contatto con la natura a queste tecniche, per aiutare le persone a stare meglio e a ritrovare sè stesse. Allora, andiamo a conoscerli!

Serena, Stefano, chi siete? Quali sono i vostri percorsi personali eprofessionali? Raccontateci un po’ il vostro percorso di vita e magari di cambiamento.

serena_stefano_maisha_raiaSerena: da una decina d’anni mi occupo di alimentazione e da cinque anni insegno una tecnica di riequilibrio emozionale. Ho avuto una famiglia, ho due figli ed in questi anni ho avuto parecchie occasioni per desiderare di fare un percorso personale: nel corso della mia vita ho incontrato spesso ostacoli, piccoli e grandi, i quali mi hanno messa molto in discussione; hanno messo in discussione la mia fede e le cose in cui credevo….a volte le sicurezze ci mettono nella condizione di vivere sì, ma a quale prezzo? Spesso il prezzo da pagare è che ci troviamo a sopravvivere senza passione ed entusiasmo. La ricerca ed il desiderio di vivere in modo più intenso mi ha spinta a cercare di mettermi in discussione e sradicare tante certezze. Ho cominciato così il mio cammino di ricerca, ricerca e conoscenza interiore.

Stefano: sono un agente aeroportuale, come seconda vita amo la montagna e in particolar modo le Dolomiti. Per me il luogo migliore per la meditazione ma soprattutto per cercare nuovi stimoli e ritrovare se stessi, in particolar modo quando si è in difficoltà.Una delle mie più grandi passioni, dopo la montagna ovviamente, è quello di video maker: una predilezione che un pò alla volta sto cercando di maturare per fare inmodo che possa diventare la mia professione, seguendo così quella logica in cui se il lavoro ti piace non è più un lavoro ma sicuramente un divertimento.

Come nasce il progetto Maisha-Raia e perchè?

Serena: Il progetto nasce dall’idea di mettere insieme le nostre passioni: sensazioni e natura, abbinate ad uno strumento semplice, l’EFT (Emotional Freedom Tecnique, ndr) praticabile anche dai bambini, che ci permetta di godere maggiormente delle nostre sensazioni e di ciò che ci circonda, ma allo stesso tempo, che ci aiuti a sciogliere e lasciar andare almeno un pò ciò che ci turba e ci crea disagio.

Stefano: il progetto nasce in primis dalla bella amicizia che ho con Serena e dalla straordinaria condivisione che abbiamo nel contesto della montagna e del benessere fisico e mentale che essa sa regalarti. Abbiamo unito due cose: il suo lavoro e le sue idee con la mia passione. Così nasce Maisha Raia dove Serena cura un aspetto importante di questo progetto mentre io mi occupo delle location e di far conoscere a tutti i partecipanti il contesto naturale in cui si trovano. Credo fermamente che questo progetto possa fare e dare del bene alle persone, indipendentemente dal percorso organizzato, la natura abbinata ad un contesto mentale specifico è sicuramente la miglior cura per qualsiasi malessere interno.

Quali sono le prossime iniziative che organizzerete?

Serena: Abbiamo intenzione di organizzare workshop con temi specifici raggiungendo le località che più ci possono aiutare a connetterci a se stessi e agli altri: usufruiremo del supporto della natura per agevolare questo tipo di percorso interiore. La prima uscita in programma è prevista per Domenica 24 Aprile: avrà come tema le relazioni questa prima escursione di tre ore sui Colli Euganei (PD), per cercare di migliorare ed approfondire i rapporti con le persone che ci circondano.

Stefano: le prossime iniziative saranno concentrate su quello che sono argomenti molto specifici sulla persona; andremo ad abbinare queste diverse situazioni a dei contesti naturali che potranno così essere un momento di tranquillità per chi vi partecipa.

Che cosa si riporta a casa una persona che sceglie di prendere parte ad uno dei vostri percorsi?

Serena: con i nostri workshop ci sarà l’occasione di ricaricarsi grazie all’energia che l’ambiente naturale ci dona, in più l’opportunità di apprendere uno strumento di auto-aiuto adattabile alle proprie esigenze.

Stefano: per quanto mi riguarda credo che una persona avrà sicuramente l’opportunità di tornare a casa carica di una esperienza sia interna che esterna molto costruttiva ma soprattutto con la mente ben aperta.

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Ricordate un’esperienza di viaggio che è stata utile per conoscere meglio voi stessi o che è stata in qualche modo di ispirazione?

Serena: da parte mia credo che ogni viaggio, in particolar modo alcuni tra i più impegnativi e faticosi, mi hanno dato l’occasione di rapportarmi in modo profondo con ciò che di me più profondo ed intimo; l’impegno e la fatica fisica vibrano con le nostre fatiche quotidiane e ci permette di conoscerle per poi trasformarle.

Stefano: personalmente un viaggio di questo tipo lo posso paragonare alla mia esperienza sul Monte Sinai. Passare una notte intera su quella montagna per aspettare l’alba attraverso il deserto del Sinai. Credo che sia stata una delle esperienze più forti della mia vita, lo consiglio.

Cosa comprende per voi il concetto di sostenibilità?

Serena: un approccio alla vita ed all’ambiente più rispettoso e consapevole; saper godere di ciò che ci circonda considerando la natura e le persone. Sostenibilità per noi è anche il ritorno alla terra: le coltivazioni, la raccolta di piante spontanee ed il sapere preparare da sè, con esse, prodotti naturali, quali: creme, balsami, detergenti per esempio.. Oltre a tutto ciò anche il recupero dei cibi semplici, naturali, integrali, nel rispetto dell’ambiente e del cibo (coltivazione biodinamico). Saper assaporare profumi e paesaggi lontani dalla città, come ricarica fisica e spirituale

Stefano: sapere comprendere e condividere tutto ciò che la natura ci regala e di cui troppe volte noi stessi non ci rendiamo conto. Per me sostenibilità può significare: riuscire a stare in silenzio ascoltando il vento che ti parla.

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