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Ciclabile Val Venosta: pedala nel cuore dell’Alto Adige

un giorno sulla ciclabile della val venosta

La bicicletta è un altro modo sostenibile di esplorare un territorio: mi piace perché mi fa sentire libera di fare deviazioni, di fermarmi dove voglio e mi regala prospettive inedite, belle proprio perchè possono essere sempre reinventate. La Ciclabile della Val Venosta permette di fare proprio questo: seguire la strada conosciuta per costruire, pedalata dopo pedalata, il proprio – unico – itinerario.

Quindi questo luglio, durante una settimana di vacanza tra le montagne della Val Venosta, decido un cambio di programma rispetto alla “solita” escursione in quota per regalarmi una giornata sulle due ruote. Ma, c’è un ma: ho paura delle discese (ripide). Ok, puoi prendermi in giro, ridendo del mio buon proposito di pedalare in montagna che di discese è piena, ma mi sono sforzata di andare oltre i miei limiti che ammetto, sono solo mentali…

Ho scelto il compromesso: percorrere il tratto più facile, quello che evita 17 km di discesa ripidissima da Passo Resia a Malles. Avrei massacrato i freni!

Mappa della ciclabile della Val Venosta
Ecco la mappa dell’intero percorso ciclabile da Passo Resia a al centro di Merano

Certo, così ho evitato anche lo stupendo scenario – da cartolina letteralmente – del lago di Resia, ma fortunatamente me l’ero goduta il giorno prima, dedicando un’intera giornata a questo specchio d’acqua, che ancora oggi inghiotte un intero paese, lasciando fuori solo la punta del suo campanile.

Il giro del Lago di Resia, fino al campanile sommerso

Malles – Merano, questo il tratto che ho scelto: una sessantina di chilometri tra distese di meleti, castelli e borghi. E poi c’è il fiume Adige, che ti accompagna per buona parte del percorso e che, con il suo scorrere vivace, ti incita a proseguire. Nonostante la lieve e costante discesa, i chilometri sono tanti e a fine giornata si fanno sentire!
Come tutte le cose fatte in Sudtirolo, anche questo itinerario ciclabile è impeccabile: perfettamente segnalato, perfettamente collegato dai mezzi. L’unica fatica è pedalare! La ciclabile della Val Venosta è praticamente sempre su sede propria a parte quando attraversa i paesini lungo il percorso. Questo ti fa sentire tranquillo, sereno di pedalare senza pensare alle macchine, libero di farti distrarre dalla natura, da un particolare che attira la tua attenzione, permettendoti di fare deviazioni e soste ogni volta che lo desideri.

In bici in Val Venosta, ecco il mio itinerario

Ciclabile in Trentino Alto Adige
Quanto bello è pedalare?

Parcheggio gratuitamente di fronte alla stazione dei treni di Merano e prendo il trenino fino a Malles: una volta scesa mi trovo di fronte al negozio di noleggio bici, che avevo prenotato due giorni prima, al telefono. Pedalare in montagna è piacevole, l’aria sempre un po’ frizzantina allevia la fatica delle lievi salite che ogni tanto si trovano lungo il percorso.

È luglio ma non ci sono molti altri ciclisti: in molti tratti posso pedalare a fianco del mio compagno, e chiacchierare.

Glorenza, un salto nella storia

Glorenza lungo la cilclabile Val Venosta
A spasso per Glorenza

La più piccola città dell’Alto Adige, Glorenza mi attira a sè con le sue belle aiuole fiorite, le sue torri possenti, le architetture, le vie dai portici massicci e bassi. Scopro essere uno dei borghi più belli d’Italia e la ragione si capisce presto: mura antichissime (e ancora intatte) proteggono ancora oggi il piccolo cuore antico con le belle facciate delle case principesche, con i bovindi decorati, gli affreschi e le meridiane, i giardini interni e i gerani alle finestre. Mi fermo giusto il tempo di una fetta di torta alle mandorle – squisita – e riparto in sella alla mia MTB.

Pedalare lungo una delle ciclabili più belle dell’Alto Adige

La ciclabile della Val Venosta è un percorso ben segnalato, divertente da percorrere perchè vario, per nulla noioso. Lungo il percorso ci sono aree sosta, fontane zampillanti di acqua fresca e bacheche dove si trovano info sulla ciclabile e sui paesi che s’incontrano lungo il percorso.

Pedalando mi perdo nei pensieri, mi ritrovo a riflettere sulla mia vita, a come ho fatto ad arrivare qui. È sempre prezioso fare un po’ il “punto della situazione”, guardare a tutta la strada che abbiamo fatto: e ci si da’ pure una pacca sulla spalla. 😉

Pedalare in Alto Adige
Pedalare in Alto Adige aiuta anche a schiarire i pensieri

Prato allo Stelvio, Cengles, Oris e Lasa, sono i paesi che compaiono intervallati da filari interminabili di frutteti. Io non l’ho fatto, ma se ti fermi a Lasa noterai le tante aziende che lavorano il marmo bianco, estratto dai monti che le stanno sopra e che qui ha dato vita anche ad un ricco artigianato artistico.

I chilometri successivi lungo la ciclabile del Sudtirolo corrono paralleli all’Adige in una gola rimasta incontaminata, che fa anche parte del parco nazionale dello Stelvio.

Passato Laces, il percorso si spinge verso est fino a Castelbello, indimenticabile per la vista che regala.

Da Castelbello a Tel: l’arrivo è vicino

Dopo ben 60 km lasciati alle spalle (40 per me che son partita da Malles), all’orizzonte iniziano a comparire dei merli di un castello: sono proprio quelli del castello di Castelbello, costruito dai signori di Montalban. Il forte medievale troneggia su uno sperone di roccia che sovrasta il fiume e la sua mole possente ti obbliga a fermarti, quasi ipnotizzato.

L’imponente mole del castello di Castelbello

Alle spalle di Castelbello sale la strada della Val Senales dove domina la scena Castel Juval, la residenza estiva dell’alpinista Reinhold Messner e una delle sedi del Messner Mountain Museum.
Supero Naturno, Plaus e Tel per poi lasciarmi attirare da due enormi troni di legno svettanti sul panorama sulla Valle dell’Adige: sono i troni di Trauttmansdorff.

vista dai troni di Trauttmansdorff
Sui troni di Trauttmansdorff!

La leggenda narra che il gigante Ortles (che prende il nome dalla cima più elevata, 3905 m, del Gruppo Ortles-Cevedale che sovrasta Lagundo) amasse sedersi su questi troni per ammirare le proprie ricchezze, la valle verde dai meleti profumati e le vigne piene di grappoli, l’Adige che passa lento, e i meravigliosi Giardini di Castel Trauttmansdorff. Una sosta qui è imperdibile ed è strategica per recuperare le energie per raggiungere la tappa finale: Merano.

Ad un passo da Merano

I troni di Trauttmansdorff da cui ammirare Merano e la Valle dell’Adige – fonte Gallorosso

L’arrivo in città è su uno dei tratti più divertenti della ciclabile della Val Venosta: una serie di tornanti che serpeggiano verso la meta, facendoti dimenticare che ora i chilometri sulle gambe sono 80.

Ma la soddisfazione di arrivare è talmente tanta che…quasi quasi continuerei a pedalare! 😉

Ciclabile Val Venosta: sai che stai pedalando nella storia?

cartello informativo della Via Claudia Augusta
Un cartello informativo della Via Claudia Augusta

La ciclabile della Val Venosta è parte dell’antica Via Claudia Augusta: 2000 anni fa i romani costruirono l’unica via imperiale che varcava le Alpi, da Donauwörth, in Germania fino al mare Adriatico, oggi famosa per essere pista ciclabile e sentiero escursionistico. Questa pista ciclabile del Sudtirolo è dunque già di per sé un pezzo di cultura: pedalare lungo una via terminata nel 47 d.C., durante il regime dell’imperatore Claudius von Altinum, è davvero suggestivo!

A testimonianza del suo valore storico, nel paese di Rablà è stata rinvenuta una pietra miliare originale della strada romana, oggi conservata nel Museo Civico di Bolzano.

Pista ciclabile Val Venosta: le caratteristiche

L’Adige accompagna per molti tratti la ciclabile della Val Venosta

Ecco qualche dato di questo bellissimo percorso ciclabile dell’Alto Adige:

  • lunghezza: 80 km totali
  • ciclabile asfaltata, con alcuni pezzi su sterrato (di buona qualità)
  • Sono diversi i punti da cui puoi partire, se decidi di caricare le bici sul treno: i noleggio bici si trovano direttamente di fronte alle stazioni ferroviarie di Malles, Silandro, Laces, Naturno e Merano
  • Tempo di percorrenza: il bello di pedalare è la lentezza, quindi svegliati di buon mattino e prenditi tutta la giornata!
  • Dislivello: circa 1300 mt
  • Consiglio: se la percorri “al contrario”, ovvero da Resia a Merano, è per buona parte in discesa 😉
  • Costo per il noleggio bici per un’intera giornata: circa 20 €

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