I mercatini di Natale per me sono un must ogni inverno. È la voglia di entrare per qualche ora dentro una fiaba, immergermi in quell’atmosfera sbrillucicosa natalizia che mi faceva sognare quando guardavo i film di Natale da bambina.
I mercatini di Natale più belli li ho praticamente visitati tutti: Merano, Bolzano, Levico Terme, Bressanone e naturalmente Trento. Ogni volta torno senza aver comprato assolutamente nulla (!), nemmeno una pallina da appendere all’albero, ma io ci vado per il tripudio di colori, luci, profumi che rimandano al Natale dell’infanzia e mi godo un tempo sereno, dove mi sento più aperta alla meraviglia, allo stupore bambino nascosto tra le ciglia.
I mercatini di Natale di Trento
Ai mercatini di Trento ci torno sempre volentieri: vuoi perchè per me è facilmente raggiungibile, vuoi perchè le tipiche casette di legno si estendono su ben due piazze, Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti, con ben 93 espositori di magia natalizia fatta di artigianato tipico, addobbi e golosità trentine.
Anche questa 26esima edizione è un viaggio tra le materie prime e gli ingredienti che caratterizzano questo territorio: legno e lana, che si trasformano in statuine per il presepe, addobbi, imbottiture per profumati cuscini, caldi calzini, pantofole, sciarpe colorate.
Per non parlare degli altri prodotti della natura come le piante officinali e gli olii essenziali, con cui vengono creati prodotti per la cura del corpo e della casa.
È innegabile che uno dei motivi per cui si va ai mercatini natalizi in Trentino sia il cibo: dai più classici canederli (assaggiati con le verze e le ortiche, chevvelodicoaffà), al formaggio fuso con polenta, dai bretzel al paradiso zuccheroso di strudel, strauben e mele in camicia, le casette del mercatino diventano un paradiso di sapori intensi e profumati.
Ma quando nascono i mercatini di Natale in Trentino? A quanto sembra, le origini risalgono addirittura al XIV secolo in Germania con i cosiddetti “Mercatini di San Nicola”, che inizialmente erano l’unica occasione che si aveva durante l’anno per acquistare gli addobbi natalizi.
Il mercatino di Trento è green
C’è un (buon) motivo in più per andare al Mercatino di Natale di Trento: anche per il 2019 si conferma come un evento green, grazie alle diverse iniziative adottate per il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.
Grande attenzione viene infatti data alla raccolta differenziata e all’utilizzo di stoviglie lavabili o compostabili, che permette di ridurre al minimo il rifiuto residuo che non può essere riciclato: tutti i ristoratori presenti servono i ghiotti piatti tipici trentini su piatti biodegradabili (anzi, commestibili, perchè realizzati con l’impasto del pane) e posate compostabili, mentre per servire bevande come il mitico vin brulè si usano le tazze in ceramica, la cui grafica cambia ad ogni edizione: ideali da collezionare!
Passando al consumo energetico, tutta l’energia elettrica utilizzata durante il Mercatino di Natale di Trento viene interamente prodotta da Dolomiti Energia S.p.A. utilizzando fonti rinnovabili: l’energia arriva dalle centrali idroelettriche delle Dolomiti ed è pulita al 100%, con origine garantita dal Gestore dei Servizi Energetici.
Anche la comunicazione del mercatino strizza l’occhio all’ambiente: brochure e mappe sono realizzate in carta eco-certificata (a marchio FSC) a basso impatto ambientale.
Viaggiare (più) sostenibile verso i mercatini di Trento
Si può fare qualcosa in più per ridurre l’impatto ecologico del mercatino: raggiungerlo con un mezzo pubblico come l’autobus, come ho fatto io.
Grazie alla compagnia tedesca Flixbus è possibile raggiungere Trento comodamente da molte città d’Italia, anche del Sud. Viaggiare a bordo di un mezzo di trasporto pubblico come l’autobus è un buon modo di ridurre le emissioni di CO2 prodotta per chilometro, rispetto all’auto (anche perchè, meno auto in circolazione, meno emissioni).
Flixbus si impegna fortemente per compensare l’impatto che ha la circolazione di mezzi su strada: la sostenibilità ambientale è infatti al centro dei valori aziendali della compagnia.
In primis, Flixbus impiega rigorosamente autobus di categoria Euro V o superiore per limitare le emissioni di CO2 e sottopone i propri autisti a training dedicati affinché adottino uno stile di guida a bassissimo impatto ambientale.
Tra le altre azioni importanti a favore dell’ambiente, il finanziamento di progetti certificati di Atmosfair, organizzazione impegnata nella tutela del clima, attraverso i contributi alla tutela ambientale versati dai passeggeri nel momento dell’acquisto del biglietto. In pratica, in fase d’acquisto, puoi scegliere di pagare una piccola quota aggiuntiva (in genere pochi centesimi, a seconda della lunghezza del viaggio) che servirà per compensare le emissioni.
I progetti sovvenzionati grazie ai contributi volontari
Attraverso i contributi volontari dei suoi passeggeri, nel 2017 FlixBus ha finanziato il progetto Atmosfair Gold-Standard, accreditato dall’ONU e finalizzato alla distribuzione in Ruanda di forni ad alta efficienza energetica, richiedenti circa l’80% di legna in meno rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati nel Paese: in questo modo si sono salvaguardate le foreste locali, che rappresentano, fra le altre cose, uno degli ultimi habitat naturali dei gorilla di montagna al mondo. Tra i benefici derivanti dall’implementazione dei nuovi forni, il miglioramento delle condizioni di salute dei proprietari, prima esposti alle emissioni di forni più inquinanti.
Sebbene il mezzo di trasporto più ecologico resti in generale il treno, in Italia ci sono località turistiche servite male dalla rete ferroviaria: ecco quindi che Flixbus può e essere la soluzione migliore, soprattutto per le lunghe tratte.
A tre anni dall’arrivo in Italia, i pullman Flixbus collegano oggi oltre 500 città italiane. Dopo essere approdata in diverse regioni italiane, la compagnia tedesca alla fine del 2018 è arrivata a coprire con le sue linee di trasporto anche Sicilia e Calabria.
Puoi consultare le azioni a favore della sostenibilità messi in atto da Flixbus qui https://www.flixbus.it/green-movement
Mercatino di Trento: aperto fino all’Epifania!
Puoi fare il pieno di atmosfera natalizia (oltre che di ottimo cibo trentino) anche dopo il 25 Dicembre: gli espositori di Trento terranno aperte le loro casette in legno infatti fino al 6 gennaio. Questi gli orari:
- dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle 19.30
- venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30
- sabato 14 dicembre 2019 e sabato 4 gennaio 2020 aperto dalle ore 10.00 alle ore 23.00
- il 26 dicembre 2019, il 1° e il 6 gennaio 2020 aperto dalle 10.00 alle 19.30
Ricorda, il giorno di Natale il Mercatino è chiuso, pure i commercianti hanno il sacro diritto di stare in famiglia!
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