Non si finisce mai di parlare del Parco del Delta del Po, perchè è un territorio dalle mille sfaccettature, perchè ogni stagione regala colori diversi e perchè non è ancora abbastanza conosciuto e valorizzato come dovrebbe. Ma una notizia mi ha spinta a volerne parlare proprio oggi: la richiesta di riconoscimento MAB UNESCO anche del sud del Parco. Perchè, quanti Delta ci sono?

E’ in programma infatti il prossimo lunedì 29 febbraio l’avvio del processo partecipativo per la candidatura a diventare Riserva della Biosfera MAB UNESCO anche da parte di quei territori rimasti fuori dal riconoscimento ottenuto a Giugno 2015 dal Parco. E la domanda sorge spontanea: ma perchè si continua a ragionare (e a gestire) il Parco del Delta del Po come se fossero due? Perchè non si è in grado di promuoverlo e valorizzarlo in maniera unitaria?

Photo Credit – PR Delta Po ER

Credo sia proprio questo uno dei motivi per cui il Delta del Po non è ancora conosciuto e apprezzato dai più, appare ancora come una meta di nicchia, per pochi intenditori. E invece è una grandissima risorsa che molti ci invidiano, oltre ad essere una cornice naturale di incantevole bellezza.

Tanti motivi per vivere il Parco

Photo Credit – PR Delta Po ER

Bicicletta, barca, a piedi e in tutte le stagioni: si tratta di un territorio che affascina ogni volta, perchè non si finisce mai di scoprirne i dettagli. Qui parlare di turismo slow è d’obbligo: muoversi come il lento fluire del fiume significa rispettare il suo delicato equilibrio.

In Primavera c’è un motivo in più per venire nel Delta: il 19 marzo inizia il fittissimo programma di eventi della Primavera Slow 2016: 14 settimane di iniziative dedicate al birdwatching e al turismo naturalistico, alla fotografia naturalistica, al cicloturismo, al turismo fluviale e alla cultura di questo territorio sospeso tra cielo e acqua.
A brevissimo un post super dettagliato!