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Carnevale: viaggio tra le tradizioni più particolari

carnevale di satriano 2017 - ph AdrianoReporter

Carnevale: è una festa che mi piace, lo ammetto. Perchè quando c’è da giocare e mascherarsi, io sono sempre pronta. Però i carri allegorici non mi sono mai piaciuti, mi sono sempre sembrati più dei grandi mostri che dei personaggi divertenti. Per questo Carnevale, seguitemi in questo viaggio tra le tradizioni più particolari in Italia.

Carnevale di Satriano: le persone diventano alberi

carnevale di satriano uomini albero

Il Rumita, uomo albero maschera tipica del carnevale di Satriano

Poteva mancare un carnevale green nel mio blog? Il Carnevale di Satriano è verde per davvero: qui le persone per Carnevale si vestono da alberi. In questo paesino del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano in Basilicata il 25 e 26 Febbraio prossimo si rivive una tradizione lunga secoli: le persone si ricoprono completamente di edera e si trasformano in un Rumita, ovvero un eremita. Ma chi è questo Rumita?

La tradizione del Rumita

Il Rumita è un albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio (un bastone con all’apice un ramo di pungitopo) sulle porte delle case: chi riceve la visita del rumit accoglie il buon auspicio per la primavera che sta arrivando in cambio di piccoli doni.

Nel corso dei decenni il significato di questa maschera è cambiato. Chi l’ha visto prima della seconda guerra mondiale racconta che “u rumita” era uno spirito francescano, un eremita appunto, una persona che viveva ai margine del paese e che dopo un inverno rigido usciva dai boschi per fare la carità. Più tardi, le vicende dell’emigrazione hanno accostato questa figura al satrianese che non ha avuto né la voglia né la possibilità di lasciare la Basilicata e che rimasto in una situazione di assoluta indigenza girava per le strade del paese e delle contrade, vestito di edera per rimanere anonimo, alla ricerca di qualcosa da mangiare per affrontare con forza e vigore la primavera.

foresta che cammina 2017

Oggi invece i giovani satrianesi vogliono che il Rumita diventi simbolo di un messaggio ecologista universale: ristabilire un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne che la abiteranno in futuro.

È una vera e propria foresta che cammina che parte dal Bosco Spera: insieme al rumit anche Urs e Quaresima, altri personaggi che si ricollegano alla cultura del paese, ognuno dei quali rappresenta uno stile di vita diverso per condizione sociale ed economica. Insieme sfilano per le vie del paese per ridare vita ad uno dei più antichi riti arborei sopravvissuti nella loro integrità.

Il programma del Carnevale

Sabato 25 Febbraio la sfilata allegorica con le maschere tradizionali dell’Orso, della Quaresima, del corteo nuziale del Matrimonio con lo scambio dei ruoli e dei carri ecologici non motorizzati. Domenica 26 Febbraio è il giorno del Rumita. Dalle prime luci dell’alba alcuni uomini albero, spontaneamente, usciranno dal bosco coperti di edera e andranno di casa in casa a lasciare un buon auspicio in cambio di un dono. Nel pomeriggio è previsto l’appuntamento imperdibile con la Foresta che cammina che, partendo dal Bosco Spera, colorerà di verde le strade del paese.

Un’attenzione in più all’ambiente

Il Carnevale di Satriano quest’anno sarà ancora più sostenibile: banditi i bicchieri monouso, il materiale promozionale è stampato su carta a marchio FSC,  massima attenzione alla raccolta differenziata e i bar e i locali coinvolti nei giorni del carnevale avranno a disposizione bicchieri biodegradabili. Verranno utilizzati prodotti di stagione, a filiera corta e a km zero.

Maggiori informazioni

Potete trasformarvi in un personaggio della foresta oppure semplicemente assistere a questo particolare evento: sul sito del Parco Lucano trovate tutte le info, anche se volete trascorrere qualche giorno in questa zona della Basilicata!

Sardegna: qui il Carnevale fa paura!

carnevale_mamoiada_sardegna

Già il nome è tutto un programma: Su Carresecare tradotto dal sardo significa “carne viva da smembrare” e rende bene l’idea di base del carnevale isolano, popolato di streghe e pazzi, figure spaventose, uomini vestiti da donne, cavalieri senza paura.  Con questa parola si indica il Carnevale nelle regioni centrali della Sardegna, la Barbagia. Forse questo termine fa riferimento al sacrificio rituale di una vittima animale (un capro, un bue, un toro) che rappresenta il dio Dioniso o Maimone. Sicuramente, è un Carnevale che fa paura, o se non altro, non ha niente a che vedere con le allegre maschere di Pulcinella e Arlecchino! 😉

“Se vuoi un Carnevale che non c’è ne un altro su tutta la terra vattene a Mamoiada che lo inaugura il giorno di Sant’Antonio: vedrai l’armento con maschere di legno, l’armento muto e prigioniero, i vecchi vinti, i giovani vincitori: un Carnevale triste, un Carnevale delle ceneri, storia nostra d’ogni giorno, gioia condita con un po’ di fiele e aceto, miele amaro”

– Salvatore Cambosu, Miele amaro

A Mamoiada, comune in Provincia di Nuoro, persiste uno degli eventi più celebri del folclore sardo: impressionanti maschere in legno dei Mamoiada si aggirano per il paese, spaventando con le loro sembianze rozze, i tratti duri. Vestiti di pelli di pecora, i Mamuthones (questo il nome di queste maschere tradizionali sarde) indossano queste pesanti maschere annerite dal grasso,  e sulla schiena portano “sa carriga”, campanacci dal peso di circa 30 kg, muovendosi zoppicando tra i passanti.

Insieme a loro anche gli Issohadores, i lanciatori di soha (laccio), dai costumi coloratissimi, che li comandano con lunghe funi fatte di giunco. Senza il peso dei campanacci, gli Issohadores si muovono più agilmente dei loro compagni, assecondandone però il procedere lento e ritmato, come una processione danzata. I loro ruolo è scortare i Mamuthones e con dei lacci catturano le giovani donne in segno di buon auspicio per una buona salute e fertilità

Issohadores sardegna carnevale 2017

Gli Issohadores

La sfilata dei Mamuthones e degli Isshoadores è una vera e propria cerimonia solenne, ordinata come una processione. I Mamuthones, disposti in due file parallele, fiancheggiati dagli Issohadores, si muovono molto lentamente curvi sotto il peso dei campanacci e con un ritmo scandito dagli Issohadores, dando un colpo di spalla per scuotere e far suonare tutti i campanacci. Gli Issohadores si muovono con passi più agili e all’improvviso lanciano la loro fune, sa soha, per catturare qualcuno degli astanti: i prigionieri per liberarsi dovranno offrire loro da bere.

Il significato di questo Carnevale

Come ogni rito bisogna guardare al territorio in cui è inserito: la Barbagia era un territorio essenzialmente basato su pastorizia e allevamento e proprio per questo il significato di questo particolare carnevale è legato ai cicli della morte e della rinascita della natura. Rituali arcaici di esorcizzazione e maschere orride ripropongono, in chiave grottesca, il rapporto uomo-animale, che sta alla base del sistema economico-sociale di questo luogo. A queste maschere si riconosceva il potere di influire sulle sorti dei raccolti e sulla sopravvivenza, per questo motivo, nonostante l’aspetto spaventoso, la loro visita era gradita e al fine di ottenere la loro benevolenza si offrivano loro cibi e bevande.

Quando

A Mamoiada Carnevale inizia il 16 gennaio con i falò in onore di Sant’Antonio Abate e prosegue la domenica di Carnvale  (il 26 febbraio) e il martedì grasso (28 febbraio).

Vuoi più informazioni?

La Sardegna non è dietro l’angolo, ma si trovano voli ad ottimi prezzi con Ryanair: potrebbe essere un modo per scoprirla fuori stagione e vedere un lato di quest’isola sconosciuto. Ti lascio un link per scoprire l’intero programma di questo Carnevale particolare in Sardegna, il Carnevale di Mamoiada.

Il Carnevale dei Fantaveicoli ad Imola

carnevale fantaveicoli imola 2017

Un’altro Carnevale in qualche modo ecologico: sono tutti creati con materiali di recupero i fantaveicoli che corrono tra le strade di Imola durante i giorni di festa. Il fantaveicolo mescola fantasia, creatività, ingegnosità, colore, stravaganza ed ironia. Può essere creato in modo originale ed unico, come pure essere realizzato assemblando biciclette, carriole o altri veicoli d’uso comune. Importante che sia caratterizzato anche in modo tematico, con un soggetto, un mascheramento ed un abbellimento a scelta.

Domenica 26 Febbraio il cuore di Imola sarà attraversato da questi strani mezzi frutto dell’ingegnosità, partendo dal famoso Autodromo: il più bello verrà premiato alla fine della sfilata, insieme agli altri gruppi mascherati presenti.

fantaveicoli carnevale edizione 2017

Ma da dove nasce questa strana tradizione?

Come in tantissime altre città italiane, anche Imola aveva una sua tradizione di Carnevale, incentrata sulla classica sfilata dei carri allegorici e sui veglioni: nel corso del ‘900 questa tradizione si interrompe più volte fino a scomparire.

Nel 1996 il Comune di Imola ha un’idea: perchè non reinventare una tradizione locale di Carnevale, evitando però di centrarla sul carro allegorico? Visto che Imola nel ‘900 era denominata “la città dei matti” (per la presenza di due ospedali psichiatrici) e forse una certa dose di “pazzia” e di estrosità scorre nel sangue imolesi; visto poi che questa è terra di uomini ingegnosi e creativi, dove è forte la tradizione automobilistica, perchè non inventare una festa di carnevale particolare e innovativa? Da questi elementi – uniti al radicato rispetto per l’ambiente – è nata l’idea del “Fantaveicolo“.

Maggiori informazioni sul programma

Per tutte le informazioni sul programma delle attività previste, vi rimando al sito dell’evento: www.carnevalefantaveicoli.it. Se vuoi puoi partecipare anche tu all’evento, creando il tuo personalissimo fantaveicolo: l’iscrizione è obbligatoria e gratuita da effettuare entro il 16 febbraio 2017. Anche quest’anno è istituto il premio per la categoria Maxi-fantaveicolo per veicoli con lunghezza superiore a 3.5 mt ! Dettagli, moduli e regolamento su www.carnevalefantaveicoli.it/concorsi.

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