Itinerari, Natura
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Due giorni lungo l’anello dei Colli Euganei

panorama sui colli euganei in una bella giornata di sole

Quando ho ricevuto l’invito da parte di Massimo Fadda di Sardinia Emotion Service per prendere parte ad un tour di blogger e giornalisti sui Colli Euganei, sono rimasta un po’ perplessa: che c’azzecca la Sardegna con me e con i Colli Euganei?! Una volta tirate le fila sulla questione organizzativa e compreso che questo tour è stato promosso dal Parco del Delta del Po per promuovere il Parco Regionale dei Colli Euganei col quale condivide lo stesso intento di promuovere forme di turismo slow, sono saltata sulla sedia per la gioia!

Un’occasione imperdibile per vivere e conoscere ancora meglio un territorio che amo molto, che mi fa sentire in vacanza ogni volta che solo lo attraverso, che nasconde tesori nuovi che ancora non ho finito di scoprire e che non mi stancherò mai di promuovere. È assolutamente una destinazione da percorrere con calma, lentamente, cercando di percepire sfumature e colori di un ambiente che cambia il suo aspetto anche a pochi chilometri di distanza. Pensate che da un lato dei colli si trovano pure i fichi d’india! Il programma del tour prevedeva proprio la scoperta del Parco attraverso uno dei modi sostenibili per eccellenza, ovvero la bicicletta: ci hanno voluto far conoscere il bellissimo anello ciclabile, un percorso di 64 km km che abbraccia i rilievi dei colli e dove natura e storia si richiamano ed esaltano a vicenda. Sono stati due giorni belli intensi, quindi partiamo col racconto!

#day 1 : da Cinto Euganeo a Vo’ per conoscere il vino dei colli

I bellissimi vigneti trattati con agricoltura biologica di Ca' Lustra

Dopo una prima parte un po’ didattica, in cui il Presidente e il Direttore del Parco dei Colli Euganei ci hanno spiegato le origini di questo territorio e gli step che poi hanno portato a creare un anello ciclabile che ne permettesse la migliore fruizione, siamo andati a conoscere una splendida realtà, l‘azienda agricola Ca’ Lustra. Lungo il percorso, un occhio (dal bus) al Museo Geopaleontologico di Cava Bomba, una ex-fornace in cui si produceva calce e che testimonia la fiorente attività produttiva tipica del territorio dei Colli Euganei.
L’azienda Ca’ Lustra da anni si distingue per l’ottima produzione di vino ottenuto da agricoltura biologica, l’unica modalità, secondo il sig. Zanovello, per poter preservare il delicato equilibrio ambientale di questo territorio collinare.

sovascio agricoltura biologica ca lustra

Lungo i filari, piante ideali per il sovescio

Siamo alle pendici del Monte Venda (il più alto dei Colli Euganei), ma le zone di coltivazione si estendono per 25 ettari a vigneti e 15 a bosco di castagno, uliveto e pascolo. Si capisce subito che qui c’è prima di tutto la passione, l’amore e il rispetto per il proprio territorio e le sue caratteristiche, a volte non facili per riuscire ad ottenere un prodotto di alta qualità. Tutto il sapore di questa terra generosa ma a volte arida si sente tutto nei bianchi e nei rossi prodotti dall’azienda, in cui spicca il Sassonero: viene prodotto con uve che maturano poco più avanti da qui, su una collinetta di Arquà Petrarca che d’eastate è quasi bruciata dal sole estivo. Su qusto lato l’ambiente cpare quasi mediterraneo e i tre ettari danno vita ad un concentratissimo Merlot, che matura poi tre anni in barili di rovere prima di essere messo in bottiglia. Chi mi conosce sa che il rosso è il mio vino preferito: secondo voi quale ha passato la fase della degustazione? 😉

ca_lustra_botti

Salutato il sig. Zanovello (perchè le cosse belle durano così poco…io non so), è ora di andare a pranzo: lo facciamo in un posto d’eccezione, ‘la porta’ del Parco dei Colli, ovvero Casa Marina: gestito dalla Cooperativa Terra di Mezzo, funge da snodo di molti sentieri escursionisti e da centro didattico per conoscere i segreti della natura dei colli. Infatti era pieno di bambini, che si stavano divertendo sotto i grandi tendoni in un laboratorio di educazione ambientale. Casa Marina è anche ostello oltre che un punto panoramico meraviglioso da cui guardare i colli tutt’attorno. E organizzano un sacco di iniziative, tra cui le serate di osservazione del cielo insieme al gruppo astrofili.

casa_marina_centro_visite

Con noi ha mangiato Francesco, guida ambientale e punto di riferimento di Casa Marina, che poi ci ha accompagnati lungo uno dei sentieri che partono da qui, passando anche attraverso l’Anfiteatro del Venda: una creazione del sig. Zanovello di Ca’ Lustra, che ha ricavato sui suoi terreni un anfiteatro naturale, oggi sede di eventi e concerti.

Ok, ora che abbiamo digerito è ora di ripartire: la tappa del pomeriggio è il recentemente inaugurato Muvi, Museo del Vino di Vò presso la sede del Consorzio: qui mi sono un po’ persa, devo essere sincera. Sarà che mi piace più berlo che sentirne parlare (!), ho apprezzato più la parte finale del percorso espositivo, uno spazio in cui si mettono in campo i 5 sensi, per aiutare il visitatore a ‘comprendere e a definire’ meglio un vino non solo con il palato, ma anche con la vista e l’olfatto. Avete presente quando vi dicono che sa di pesca matura ma proprio non lo sentite? Ecco, qui sarete guidati in questa sorta di ‘educazione alla degustazione‘: una specie di palestra per imparare a conoscere attraverso i sensi tutte le caratteristiche dei vini dei Colli Euganei.

musei vino vo euganeo

Fonte: euganeamente

Bene, è ora di rientrare ad Este, dove ci aspettano per la cena al centralissimo hotel Beatrice d’Este.

Focus: l’anello ciclabile dei colli euganei

L’idea di questo anello ciclabile è del 1994: ma proprio per il suo essere un filo rosso che collega di tanti comuni insistenti sul territorio dei colli, ha visto la luce nella sua completezza solo da circa 4 anni.64 km quasi tutti pianeggianti proprio perchè corrono attorno ai Colli e si sviluppano seguendo i corsi d’acqua principali. Si contrassegna con la sigla E2, codice che identifica in Veneto i sette itinerari escursionistici, per una vacanza in bicicletta di uno o due giorni. È un percorso quindi adatto a tutti, anche a famiglie con bambini, ideale per addentrarsi nel cuore verde dei Colli senza impattare su questo delicato equilibrio. In bici arrivi dove vuoi, puoi decidere fare una deviazione alla scoperta di una delle magnifiche ville signorili che ti guardano dall’alto come Villa Emo, il castello del Catajo, villa Frassanelle (di cui vi parlerò presto), solo per citarne alcune; oppure puoi arricchire il percorso con tutta una serie di deviazioni sia verso l’interno che verso l’esterno: il bellissimo libro di Gianni Sandon ‘Guida all’anello ciclabile dei colli euganei e dintorni’ ne propone 11, con tanto di mappa.

guida_anello_ciclabile_colli_sandon

#day 2: da Torreglia a Luvigliano in sella

Oggi finalmente è il giorno in cui si monta in sella per testare seriamente il percorso ciclabile dei colli: arriviamo al Laghetto Verde a Torreglia e qui troviamo i simpaticissimi ragazzi di Veneto Emotion, che ci hanno messo a disposizione delle super tecnologiche biciclette, volendo anche a pedalata assistita, con cui iniziare a pedalare. Direzione Abbazia di Praglia: un gioiello di spiritualità e arte, davvero uno scrigno di bellezza tra cortili che si aprono inaspettati e sale che custodiscono preziosi tesori manoscritti. Tra le varie attività dei monaci, infatti, prosegue da tempo immemore quella del restauro dei libri antichi, manoscritti e pergamene, attività divenuta un’eccellenza dell’abbazia. È possibile prenotarie una visita guidata al laboratorio del restauro del libro, basta andare andare sul loro sito e sperare che ci sia un posto libero!

La chiesa dell'abbazia di praglia, cuore del centro spirituale

A parte la visita al laboratorio, consiglio assolutamente di verificare gli orari delle visite guidate prima di partire, altrimenti si rischia di perdersi tutto un mondo che sta dietro alle porte, come questi meravigliosi chiostri pieni di luce.

 

abbazia_praglia_cosrtile_interno

Oltre al piccolo negozio in cui si possono acquistare i prodotti dei monaci, anche una foresteria, dove chi vuole può trascorrere qualche giorno di ritiro spirituale. Ci sto pensando…

Ripartiamo in sella alle nostre belle bici e allunghiamo un po’ il percorso visto che siamo un po’ in anticipo sulla tabella di marcia: l’ultima tappa, in cui anche pranzeremo, è l‘elegante Villa Vescovi, gestita dal FAI : la collaborazione tra il FAI Villa Vescovi e l’Ente Parco si pone come una novità assoluta per la storia del territorio euganeo, proprio con l’ottica di creare sinergie tra le varie realtà che si occupano della salvaguardia dei beni storici, architettonici, ambientali e culturali dell’area protetta.

villa_vescovi_fai_luvigliano

Fonte: ufficio marketing Villa Vescovi

Villa Vescovi collbora anche con la Cooperativa Terra di Mezzo, con la quale hanno ideato dei percorsi di trekking che partono proprio da qui e hanno diverse intensità:  dalla passeggiata semplice sui rilievi immediatamente a ridosso della Villa al trekking di più giorni con pernotto presso gli ostelli escursionistici del Parco. Ma la Villa e il suo parco sono una scenografia meravigliosa per moltissimi eventi che si svolgeranno da questa primavera 2016 e per tutta l’estate: tra questi, aperitivi in terrazza come lo CHIC NIC e Fai Yoga e vivi meglio a giugno.

FAI yoga Villa Vescovi - Foto © Alessandro Torrenti

FAI yoga Villa Vescovi – Foto © Alessandro Torrenti

Dopo una breve visita delle sale interne la Villa, ci siamo ritrovati tutti insieme per il pranzo e i saluti finali, anche insieme al Presidente dell’Associazione Albergatori Termali: un ultimo momento conviviale in cui abbiamo ragionato sulle possibilità di sviluppo turistico dell’area dei Colli Euganei, soprattutto per gli amanti degli sport ‘estremi’.

Due giorni splendidi, insieme a colleghi blogger e giornalisti con cui si è creato un bel clima di condivisione e di amicizia. Vi è venuta un po’ voglia di partire? 🙂

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